STEFANO MILILLO Dall’archivio fotografico del Centro Ricerche condividiamo questa bella e significativa foto. Sullo sfondo è la Chiesa del Crocifisso, ancora immersa in un mare di ulivi e in primo piano un bambino con i giunchi ai fianchi che gira la pesante ruota di ferro. Una foto che ci porta alla mente l’antico mestiere del funaio, l’artigiano che coi giunchi raccolti in zone paludose, ma anche nella parte finale del nostro torrente, e intrecciati con abilità, grazie a questa ruota, costruiva corde e fiscoli indispensabili per la molitura delle olive. Un lavoro che si svolgeva all’aperto, un mestiere che vedeva spesso bambini far girare per ore la ruota sotto il sole cocente, sollecitati aspramente dal funaio a tenere duro e mantenere lo stesso ritmo. Un lavoro faticosissimo per i ragazzi, una punizione paventata dai genitori per i propri figli. La minaccia era: «A da scì a la ròute».
Pubblicato il numero 115-116 di Studi Bitontini
Torna Studi Bitontini, la rivista del Centro Ricerche di Storia e Arte, con un nuovo doppio numero pieno di interessanti analisi e approfondimenti sul patrimonio storico e artistico del nostro territorio. Fondata nel 1969 ed edita dalla casa editrice Edipuglia, Studi Bitontini è, da più di cinquanta anni, organo ufficiale del sodalizio culturale, deputato alla divulgazione di ricerche, approfondimenti, confronti su temi, documenti, eventi, senza dimenticare problemi di tutela e gestione relativi alla storia, al paesaggio, al patrimonio tradizionale e alla cultura materiale non del territorio di Bitonto e non solo. Una rivista che, quest’anno, celebra il 55esimo anno di vita. E, infatti, ad aprire il numero 115-116, per la sezione “Saggi”, un contributo a più voci sul Medioevo multietnico in Terra di Bari, partendo dalle analisi condotte nel 1994 sui resti di una donna provenienti dal cimitero medievale di Lama Misciano, tra Modugno e Bari. A seguire, Aleksandar Dajkovic e Simone De Bartolo, raccontano due casi esemplari di storicismo eclettico: le chiese russe in stile neobizantinno a Cetinje, in Montenegro, e a Bari. Per la sezione “Documenti e Riflessioni”, Stefano Milillo, partendo da informazioni ricavate da documenti conservati nell’Archivio Storico del Banco di Napoli, riporta rilevanti notizie di carattere storico e artistico che sono sfuggite alla conoscenza della comunità locale. Notizie riguardanti Gennaro De Martino, autore del mausoleo in onore di Cornelio Musso; Francesco Campora, che dipinse la tela di santa Maria del Perdono in cattedrale; Andrea de Blasio, artefice di una pisside per i Carmelitani. Si segnala inoltre la notizia tratta da uno studio di Mimma Pasculli sul grande pittore, architetto, scultore Domenico Antonio Vaccaro che risulta l’autore del disegno della statua della Immacolata di piazza Cattedrale, eseguita dall’argentiere Carlo Chisano su commissione di Michele Calamita. Segue il contributo di Francesco Quarto, sulla sodalità non conosciuta tra due importanti figure della cultura letteraria di Terra di Bari nei secoli XVII e XVIII: Francesco Lombardi e Giovanni Battista La Morea. Sodalità dichiarata dalla scoperta di componimenti d’occasione del prelato Giovanni Battista La Morea, vescovo di Lacedonia, nato a Bitonto il 1640. L’ultimo contributo, a cura di Tanio Tarantino, dal titolo “Inversione del grado di apertura delle vocali toniche medie nel dialetto”, sottolinea come, al pari di altri dialetti dell’area, anche il dialetto di Bitonto presenta un’inversione delle vocali toniche medie rispetto al sistema vocalico tonico di partenza romanzo comune. Si indaga dunque la ricostruzione diacronica del fenomeno attraverso la comparazione con altri fenomeni correlati e altre ricostruzioni già proposte. A chiudere il volume, recensioni e schede bibliografiche dei più interessanti libri di ricerca storica e artistica pubblicati nei mesi scorsi, oltre ad un sunto delle principali attività che hanno visto protagonista il Centro Ricerche. Il volume sarà presentato il 13 dicembre a Bitonto. È, inoltre, possibile acquistarlo direttamente dalla sede del Centro Ricerche, nella chiesa di San Giorgio, in via Santi Medici 7.
Il Centro Ricerche ospite degli studi di Rai 3 Puglia
Pubblichiamo sul nostro canale Youtube, lo spazio che il Corecom Puglia ci ha concesso sabato 7 settembre 2024, quando il Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto è stato ospite degli studi di Rai 3 Puglia, in occasione delle trasmissioni regionali dell’accesso televisivo. Insieme alla giornalista Viviana Minervini, il presidente del sodalizio, Marino Pagano, ha raccontato la storia e la missione che il Centro Ricerche porta avanti da ben 56 anni, sin dal 1968, anno di fondazione. Un impegno portato avanti con la ricerca nei diversi ambiti del sapere, con iniziative ed eventi, con la rivista “Studi Bitontini” che è tra le più longeve della Puglia e con convegni nazionali che attirano nel territorio rinomati studiosi. L’ultimo, a maggio 2024, di cui a breve saranno pubblicate le registrazioni, sempre sul nostro canale Youtube
Il Centro Ricerche accoglie i Santi Medici a San Giorgio
Anche quest’anno il Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto, rinverdendo una grande e antica tradizione cultuale e culturale, attenderà le sacre statue dei Santi Medici Cosma e Damiano. Oggi, in occasione della festa esterna in onore dei santi, le immagini dei fratelli anargiri torneranno a San Giorgio, sede del Centro Ricerche, in quella che è stata la loro ‘casa’ per secoli. Un’installazione devozionale è stata realizzata all’ingresso dell’antico edificio di culto, ad opera dei soci del sodalizio. Una chiesa del Seicento, costruita su una precedente del Quattrocento, un luogo di fede di cui si ha però notizia già dal XIII secolo. Qui i simulacri (realizzati nel 1733) di san Cosma e san Damiano sono stati fino alla fondazione del nuovo e grande santuario (prima pietra 1958, nel 1963 vi arrivano le statue, 1973 fine lavori, 1975 elevazione a Basilica Pontificia). E qui, oggi, anche se per poco, sosteranno ancora, attesi da tanta gente e soprattutto dalla comunità umana del Centro Ricerche, onorata del compito di custode e garante di un ambito storicamente e religiosamente importante della città tutta, uno spazio ad alto contenuto di memoria antropologica. Grande è, però, anche lo sconcerto del Centro per la situazione vissuta dalla chiesa di San Giorgio, da diversi anni interessata da lunghi e lenti lavori che obbligano il luogo a non poter essere pienamente frequentato dalla cittadinanza bitontina e, in questa occasione, dai pellegrini. «Ci muoveremo in più sedi per sperare di poter contribuire a quella necessaria accelerata che consenta ad uno spazio così significativo per la memoria colta e popolare della città di tornare – ci si augura in tempi ragionevoli – al suo antico splendore. Ora tanta attesa per domenica! Grazie sin d’ora a tutta la comunità della Basilica pontificia dei Santi Medici ed in particolare al suo rettore, don Gaetano Coviello». Così il Centro Ricerche.
A San Pietroburgo un evento su Traetta. In collegamento il professor Nicola Pice
Il Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto, rappresentato dal professor Nicola Pice, parteciperà, questa sera alle 19, ad un importante evento culturale che si terrà a San Pietroburgo, in Russia: la presentazione del progetto “Ritorno sul palco di San Pietroburgo dell’opera del compositore italiano Tommaso Traetta ‘Antigona’“. Il professor Pice interverrà in collegamento da remoto per offrire un prezioso contributo sul tema “Tracce dell’Illuminismo nell’Antigona di Coltellini-Traetta“. Il suo intervento sarà simultaneamente tradotto in russo dal professor Stefano Maria Capilupi, ricercatore di Filologia presso l’Università Statale di Economia di San Pietroburgo. La partecipazione di Pice si inserisce nella pluridecennale attività del Centro Ricerche, che più volte ha offerto interessanti contributi allo studio della figura di Tommaso Traetta, anche attraverso la storica rivista “Studi Bitontini“, confermando il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio musicale locale. L’evento punta a fornire un’importante occasione per consolidare i legami culturali tra l’Italia e la Russia, mettendo in luce la figura del compositore bitontino e della sua musica, specialmente nel periodo che trascorse in Russia, alla corte dell’imperatrice Caterina II. L’appuntamento odierno anticipa la messa in scena di una delle più celebri opere del musicista bitontino, l’Antigona, che sarà eseguita il 19 settembre nella sala concerti Jaani Kirik di San Pietroburgo. Durante la presentazione del progetto, il maestro Fabio Pirola, direttore d’orchestra e promotore dell’iniziativa, approfondirà il contesto della riforma operistica di Tommaso Traetta, sottolineando l’importanza storica di questo compositore nel panorama musicale europeo del XVIII secolo. Saranno presenti anche la storica d’arte Irina Golubeva, che illustrerà le stampe delle scene della prima rappresentazione dell’Antigona all’Hermitage, e i solisti Giovanni Ribichesu e Katya Kovanzhi, che eseguiranno un duetto dell’opera, accompagnati al pianoforte da Ekaterina Venchikova-Byron. L’evento, organizzato con il contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo, si avvale della collaborazione dell’Associazione Interregionale per la Cooperazione Internazionale, dell’Associazione per la Cooperazione Culturale ed Imprenditoriale con l’Italia e del Centro Studi sulla Lingua e Cultura Italiana “Elitalia”.
L’olivo e il suo ruolo nel Mediterraneo nell’ultimo libro del Centro Ricerche
Esplorare la lunga e complessa storia della coltivazione dell’olivo e della produzione dell’olio nel contesto mediterraneo e sottolineare l’importanza dell’olivo non solo come risorsa economica, ma anche come simbolo culturale e identitario, la cui storia si intreccia con le vicende umane dalla preistoria ai giorni nostri. È l’obiettivo del volume “Olivo e olio nel bacino Mediterraneo dalla preistoria al Medioevo“, edito da Edipuglia, quattordicesima pubblicazione della collana “Il Grifo”, storica espressione editoriale del Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto. L’opera, a cura di Custode Silvio Fioriello, Annarosa Mangone, Pasquale Acquafredda, Domenico Carlucci, raccoglie gli atti del Convegno Internazionale di Studi – Tavola Rotonda per il progetto “Horizon Europe Seeds”. Un convegno in cui studiosi di fama internazionale hanno condiviso le loro ricerche e idee, contribuendo alla formazione di un network dedicato allo studio del paesaggio olivicolo-oleario, con l’obiettivo di promuovere ulteriori ricerche e progetti. Disponibile per l’acquisto sul sito della casa editrice Edipuglia, il libro rappresenta un passo importante nella valorizzazione della cultura mediterranea, mettendo in luce l’importanza di preservare non solo le risorse materiali, ma anche la memoria storica e la consapevolezza culturale delle comunità locali. Con un approccio multidisciplinare, si affrontano infatti tematiche che spaziano dall’archeologia alle fonti scritte, iconografiche e orali, adottando una metodologia interdisciplinare. Il volume rappresenta, dunque, un contributo significativo alla conoscenza, tutela e valorizzazione della cultura olivicolo-olearia, un elemento fondamentale del patrimonio storico e culturale della Puglia e del Mediterraneo. Per il suo valore scientifico, nei giorni scorsi a Manfredonia, al progetto “Horizon Europe Seeds”, ai curatori del volume e al Centro Ricerche è stato riconosciuto un prestigioso premio nell’ambito della manifestazione “Ode alla Vita”. A consegnarlo, il giornalista Vincenzo Di Gregorio, direttore responsabile di Azzurra Tv Italia. In un momento in cui la Via Appia è finalmente riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, questo riconoscimento risulta particolarmente significativo, in quanto contribuisce a rafforzare il legame tra ricerca e territorio. Legame che è, da sempre, tra i principi ispiratori delle attività del Centro Ricerche di Storia e Arte.
Tutte le notizie riguardanti il Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto è un’associazione culturale nata nel 1968. Da oltre cinquanta anni, si occupa della ricerca, dello studio, della tutela e della valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico, musicale e ambientale del territorio di Bitonto e non solo.
ALTRE NOTIZIE
Il nostro scopo è quello di conoscere noi stessi, di vedere come i nostri concittadini si siano espressi nella storia, quale civiltà essi abbiano apportato, come possano ancora influire su di noi o essere da stimolo per migliori conquiste.
Fu così che scrisse Stefano Milillo nell’introdurre, nel 1969, la rivista semestrale «Studi bitontini» attraverso la quale l’associazione promuove la diffusione dei risultati delle sue ricerche e dei suoi studi. La divulgazione, infatti, è tra i motivi che portarono alla nascita del sodalizio. Sin dalla nostra fondazione.
Il nostro è un compito di ricerca, di studio e, per conseguenza, di divulgazione, attraverso opportuni organi, di tutto quello che può essere utile alla conoscenza dei valori artistici e culturali che si sono affermati nel nostro territorio nel corso dei secoli
Il Centro Ricerche di Storia e Arte ha fondato e dirige la biblioteca “Donato Antonio De Capua” che raccoglie più di 4000 volumi tra storia, arte, archeologia e musica, una ricchissima fototeca e una sezione di tesi di laurea inerenti il patrimonio culturale di Bitonto. Ha costituito e allestito il nucleo del Museo della civiltà contadina e delle tradizioni popolari “Spazi della memoria” attualmente in fase di catalogazione e di sistemazione museale.
Collabora, inoltre, con altri soggetti no profit locali in attività di salvaguardia del patrimonio storico bitontino, occupandosi di promuoverne la conoscenza tra un pubblico non solo accademico e specialistico. Partecipa con istituzioni pubbliche e private, con enti no profit e associazioni locali a bandi regionali e comunitari.