Sezione dedicata a curiosità e note storiche su personaggi, luoghi, monumenti e tanto altro. Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto
grifo
Centro Ricerche

Grifo14. Olivo e olio nel bacino Mediterraneo dalla preistoria al Medioevo

ISBN: 979-12-5995-062-8 Collana: IL GRIFO – 14 A cura di: Pasquale Acquafredda, Domenico Carlucci, C. Silvio Fioriello, Annarosa Mangone Edizione: 2024 F.to: 17 × 24 cm. Pagine: 200 INDICE INTRODUZIONE di Pasquale Acquafredda – Domenico Carlucci – C. Silvio Fioriello – Annarosa Mangone              INTRODUZIONE ALL’ESPOSIZIONE DIDATTICA ‘OLIVO E OLIO NELLA TRADIZIONE STORICA’: L’EREDITÀ DEL ‘PROGETTO OLEA’ di Chiara Cannito – Liliana Tangorra                          DOMESTICAZIONE DELL’OLIVO Salvatore Camposeo          COMMERCIO E MERCATI DELL’OLIO D’OLIVA NEL MEDITERRANEO DI ETÀ ROMANA José Remesal Rodríguez   LA COLTIVAZIONE DI OLIO D’OLIVA NELL’ISTRIA SETTENTRIONALE (SLOVENIA) Tina Žerjal           LA FILIERE OLEICOLE EN ISTRIE A L’EPOQUE ROMAINE Yolande Marion – Francis Tassaux  OLIVETI E PRODUTTORI DI OLIO NELLA PIANURA PADANA ORIENTALE. ASPETTI CRONOLOGICI A PARTIRE DA CONTESTI DATATI Silvia Cipriano – Stefania Mazzocchin         IL RUOLO DELL’OLIO VEGETALE NELL’ALIMENTAZIONE DI ETÀ ROMANA A VERONA E NEL SUO TERRITORIO Diana Dobreva    L’OLIVIER EN AFRIQUE ANTIQUE: RICHESSE DU SYMBOLE OU SYMBOLE DE RICHESSE SamiraSehili        L’OLIO NELL’ABRUZZO ITALICO-ROMANO: FONTI, INSEDIAMENTI PRODUTTIVI, ECONOMIA Maria Cristina Mancini – Silvano Agostini  OLIVI E OLIO TRA TARDOANTICO E MEDIOEVO IN AREA ABRUZZESE: REVISIONE DEI DATI E PROSPETTIVE DI RICERCA Sonia Antonelli – Chiara Casolino FRANTOI (O TRAPPETI) E OLEIFICI PER LA PRODUZIONE DELL’OLIO TRA ETÀ PREINDUSTRIALE E INDUSTRIALE: LUOGHI, ORDIGNI, PROCESSI PRODUTTIVI Antonio Monte    UN ‘NOVATORE’ STRANIERO NEL MEZZOGIORNO OLEICOLO OTTOCENTESCO: PIERRE RAVANAS AnnastellaCarrino             L’OLIO D’OLIVA IN TUNISIA DURANTE L’ERA COLONIALE: INTERESSI ECONOMICI E SFIDE POLITICHE BéchirYazidi        ESTRAZIONE DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: L’IMPIEGO DEGLI ULTRASUONI Maria Lisa Clodoveo         OLIO D’OLIVA E SVILUPPO AGROALIMENTARE IMMATERIALE. ALCUNE CONSIDERAZIONI DALLA SPAGNA José Antonio Morillas Del Moral    L’OLIVICOLTURA ITALIANA NEL CONTESTO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DELL’ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI Riccardo Gucci   PROPOSTE DI IMPEGNO PROGETTUALE         

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Olio
Centro Ricerche

L’olivo e il suo ruolo nel Mediterraneo nell’ultimo libro del Centro Ricerche

Esplorare la lunga e complessa storia della coltivazione dell’olivo e della produzione dell’olio nel contesto mediterraneo e sottolineare l’importanza dell’olivo non solo come risorsa economica, ma anche come simbolo culturale e identitario, la cui storia si intreccia con le vicende umane dalla preistoria ai giorni nostri. È l’obiettivo del volume “Olivo e olio nel bacino Mediterraneo dalla preistoria al Medioevo“, edito da Edipuglia, quattordicesima pubblicazione della collana “Il Grifo”, storica espressione editoriale del Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto. L’opera, a cura di Custode Silvio Fioriello, Annarosa Mangone, Pasquale Acquafredda, Domenico Carlucci, raccoglie gli atti del Convegno Internazionale di Studi – Tavola Rotonda per il progetto “Horizon Europe Seeds”. Un convegno in cui studiosi di fama internazionale hanno condiviso le loro ricerche e idee, contribuendo alla formazione di un network dedicato allo studio del paesaggio olivicolo-oleario, con l’obiettivo di promuovere ulteriori ricerche e progetti. Disponibile per l’acquisto sul sito della casa editrice Edipuglia, il libro rappresenta un passo importante nella valorizzazione della cultura mediterranea, mettendo in luce l’importanza di preservare non solo le risorse materiali, ma anche la memoria storica e la consapevolezza culturale delle comunità locali. Con un approccio multidisciplinare, si affrontano infatti tematiche che spaziano dall’archeologia alle fonti scritte, iconografiche e orali, adottando una metodologia interdisciplinare. Il volume rappresenta, dunque, un contributo significativo alla conoscenza, tutela e valorizzazione della cultura olivicolo-olearia, un elemento fondamentale del patrimonio storico e culturale della Puglia e del Mediterraneo. Per il suo valore scientifico, nei giorni scorsi a Manfredonia, al progetto “Horizon Europe Seeds”, ai curatori del volume e al Centro Ricerche è stato riconosciuto un prestigioso premio nell’ambito della manifestazione “Ode alla Vita”. A consegnarlo, il giornalista Vincenzo Di Gregorio, direttore responsabile di Azzurra Tv Italia. In un momento in cui la Via Appia è finalmente riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, questo riconoscimento risulta particolarmente significativo, in quanto contribuisce a rafforzare il legame tra ricerca e territorio. Legame che è, da sempre, tra i principi ispiratori delle attività del Centro Ricerche di Storia e Arte.

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strage della ioiò
Centro Ricerche

Si mantenga viva la memoria delle vittime della strage della Ioiò

È passato quasi inosservato, a maggio, l’anniversario di un tragico evento scolpito indelebilmente nella memoria collettiva della nostra città. Il 12 maggio 1944, ottanta anni fa, Bitonto fu scossa dalla tragica scomparsa di quattordici persone in quella che è ricordata come la “strage della Ioiò”. Un anniversario caduto quasi in concomitanza con la scomparsa dell’ultimo testimone di quella tragedia, Peppino Calamita, che casualmente, grazie ad un cambiamento di mansione provvidenziale, sopravvisse. Reduce da un importante convegno sul Novecento in Puglia e fedele alla sua missione volta a preservare la memoria, il Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto chiede che si mantenga viva la memoria di un evento che ha segnato profondamente la storia cittadina. Per il sodalizio, infatti, la città di Bitonto dovrebbe preservare e onorare il ricordo delle vittime della “Ioiò” attraverso iniziative e commemorazioni, affinché la memoria di chi perse la vita quel giorno sia mantenuta viva come monito per il futuro, per respingere la follia della guerra. Specialmente in un’epoca in cui quest’ultima torna a farsi minacciosa nella nostra Europa. «Il Centro Ricerche non si limita a ricordare l’evento in senso memorialistico, ma invita a non dimenticare e, all’occorrenza, a studiare in quanto vicenda con una sua lezione culturale importante per il presente ed il futuro di una comunità – sottolinea il presidente del Centro Ricerche Marino Pagano -. La storia è per noi elemento fondante della cultura civica, mezzo determinante per capire meglio l’identità collettiva e i valori di una comunità». LA TRAGEDIA Il 12 maggio 1944, il Mezzogiorno d’Italia, liberato da tedeschi e fascisti, era stato occupato dagli alleati. Bitonto era presidiata da una forte presenza inglese. Mezzi militari alleati, carichi di munizioni ed esplosivi, circolavano quotidianamente. I britannici reclutavano manodopera locale per il trasporto di quei carichi pericolosi. Un lavoro rischioso che, però, veniva accettato dalla popolazione povera per sopravvivere. Quel giorno, però, una potente esplosione coinvolse la caserma 1010 (dalla cui errata lettura nacque la dicitura “Ioiò”), situata in un casolare sulla via per Santo Spirito, causando la morte di 14 persone, tra cui dodici bitontini e due militari inglesi. Le vittime furono Francesco Calò, Giovanni Carnicella, Michele Carnicella, Carlo Cirone, Vincenzo Cozzella, Giuseppe Guglielmo, Giuseppe Milillo, Giuseppe Naglieri, Gaetano Saracino, Vito Sivo, Michele Sgaramella, Andrea Valentini e i soldati E. Brogan e R. Clow Pioneer. La lapide in memoria delle vittime è situata presso l’ingresso principale del cimitero cittadino. Sebbene le cause della deflagrazione non siano mai state del tutto chiarite, è indubbio che quelle morti siano vittime della guerra e della miseria che essa provoca, costringendo le persone ad accettare lavori pericolosi pur di sopravvivere.

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Novecento
Centro Ricerche

SI È CONCLUSO IL CONVEGNO “BITONTO E LA PUGLIA NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO”

Il Convegno Nazionale di Studi “Bitonto e la Puglia nella Prima Metà del Novecento” si è concluso ieri con una retrospettiva sul cinema muto in Puglia e con la proiezione del film “Idillio Infranto” di Nello Mauri (1931). Film che è tra i pochi girati in Puglia di cui è rimasta traccia ed è tra le ultime pellicole senza sonoro realizzate in Italia. L’iniziativa, promossa dal Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto, ha offerto un’opportunità unica per esplorare la storia e l’identità della Puglia nel contesto della prima parte del XX secolo, contribuendo così alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico della regione. È stato l’ottavo convegno che il sodalizio, sin dalla sua fondazione, nel 1968, ha organizzato. Cinque giornate dedicate alla ricerca in ambito storico e artistica che hanno coinvolto esperti da tutta Italia nell’analisi di vari ambiti di ricerca storica e artistica. Tra i tanti, lo storico Piero Bevilacqua e la storica dell’arte Elena Pontiggia. Diversi i temi affrontati dal 2 al 10 maggio: la storia e i suoi protagonisti, il territorio e i suoi cambiamenti, le rivoluzioni in ambito politico, artistico, urbanistico, la moda, la musica, il teatro e tanto altro ancora. Tutti i contenuti trattati durante il convegno saranno ulteriormente approfonditi negli atti del convegno, a disposizione di chi ha partecipato con interesse e curiosità, ma anche di coloro che non hanno potuto assistere ai vari momenti. Nel frattempo, alcuni dei momenti salienti, dell’evento saranno condivisi sulle nostre piattaforme. «È stata una possibilità di esplorazione di quelli che sono stati anni particolari, quelli del primo Novecento, gravidi di conseguenze positive e negative, attraverso i contributi di tanti studiosi e ricercatori» sottolinea Marino Pagano, presidente del Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto: «Ci sarà ancora da lavorare. Pubblicheremo gli atti perché è giusto che momenti come quello ormai concluso non si esauriscano, ma che siano produttivi e che favoriscano ulteriori ricerche». «È stato un convegno decisamente ambizioso che ha rivisto la città nel primo Novecento sotto molteplici aspetti: territorio, urbanistica, sport, politica e tanto altro. Un convegno che abbiamo voluto fortemente, insieme al Centro Ricerche, che noi reputiamo un compagno di viaggio. Un convegno necessario per capire dove vogliamo andare perché, se non pensiamo a quel che è stata la nostra storia, a quelle che sono le nostre tradizioni, non possiamo pensare al nostro futuro» aggiunge Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto. Il convegno è patrocinato da Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bitonto, Fondazione Banco di Napoli, Direzione Regionale Musei Puglia, Galleria Nazionale della Puglia “G. e R. Devanna”, Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Ordine degli Architetti, Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” – Bari, Società di Storia Patria per la Puglia, Istituto Pugliese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Bari. Diversi i privati che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: Gruppo Intini, Impresa Toscano, Agridè, Conserva Trasporti e Tecnologie, BCC Santeramo in Colle, Abbatantuono Arcangelo Costruzioni e restauri srl, Gaetano Brattoli.

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Novecento
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SI CHIUDE OGGI IL CONVEGNO “BITONTO E LA PUGLIA NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO”

Si chiude oggi il Convegno nazionale di studi “Bitonto e la Puglia nella prima metà del Novecento”, organizzato dal Centro Ricerche di Storia e Arte, per analizzare, insieme a rinomati esperti da tutta Italia, i più disparati ambiti di ricerca, tra storia, arte, architettura, letteratura, musica, cinema e moda. Dopo aver analizzato le trasformazioni nei campi della politica e del territorio, dopo aver raccontato la prima parte del secolo dal punto di vista musicale e artistico, il convegno ripartirà con un focus più specifico sulle trasformazioni in campo artistico. Nella quinta giornata, sul tema “Pietra e luce” si racconterà il rinnovamento edilizio e il fervore che hanno interessato il primo ‘900 per la costruzione di nuove identità, tra tutte quella di Bari, terza capitale del sud. La “Luce” è quella dei riflettori dei teatri con le compagnie di musica e prosa, e della mondanità legata all’alta moda francese nelle collezioni pugliesi, ma soprattutto dei proiettori dei cinema, i nuovi “teatri dei poveri” con l’arrivo dei primi film muti e dei set cinematografici. Si inizia alle 9, nella Galleria Nazionale della Puglia “G. e R. Devanna”. Presiede il professor Giuseppe Fallacara, Politecnico di Bari. Seguiranno gli interventi di Dino Borri (Politecnico di Bari) su “La problematica identità di una nuova città-capitale nella Puglia centrale: Bari tra XIX e XX secolo”; Fabio Magone (Università di Napoli Federico II) su “L’invenzione del ‘romanico pugliese’ nel primo Novecento”; Nicola Parisi, Federica Fiorio, Immacolata Fasano (Politecnico di Bari) su “La prima metà del Novecento a Bitonto: architettura e città”; Annalinda Neglia (Politecnico di Bari) su “Identità e caratteri delle ville comunali pugliesi: la villa comunale di Bitonto”; Claudia Calabria (direzione regionale Musei Puglia) su “La pietra artificiale nell’architettura del primo Novecento barese: tra innovazione costruttiva e tradizione decorativa”; Matteo Ieva (Politecnico di Bari) su “La modernità mediterranea dei lungomari monumentali di Bari”. La sessione pomeridiana partirà alle 15 e sarà presieduta dal professor Giuseppe Poli (Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Bari), con gli interventi di Giuliano De Felice, Sergio Chiaffarata Iannelli, Maria Nunzia Labarbuta (Università di Bari) su “Nel paesaggio degli estremi. Un atlante storico-archeologico dei conflitti del Novecento in Puglia”; Rosanna Perillo (Istituto Tecnico Economico Statale “Vitale Giordano”) su “Un luogo della città e per la città: le compagnie in musica e prosa al Teatro Umberto”; Paola Nitti (Accademia di Belle Arti di Bari) su “Il fascino e la magia. L’alta moda francese attraverso le collezioni di abiti storici pugliesi nel secolo della moda”. Relazioni poster a cura degli architetti Nicola Cosimo Aluisio, Alba Laura Dell’Olio su “Gli Istituti scolastici del ventennio fascista. La scuola ‘Nicola Fornelli’ di Bitonto”; Giulia Chiarelli, Francesca Fariello, Angela Laurora, Katia Lupis, Alessia Maria Massarelli, Marika Palummieri (Politecnico di Bari) su “La caserma Bergia di Cesare Bazzani: architettura moderna a Bari”. La settima arte chiuderà gli interventi, con il professor Domenico Saracino (Liceo Artistico Audiovisivo-Multimediale ‘G. Galilei’) su “Il cinema muto in Puglia: tra film dal vero e film a soggetto”. A seguire, la proiezione del film muto “Idillio infranto” di Nello Mauri (1931) tra le poche pellicole girate in Puglia di cui è rimasta traccia e tra gli ultimi film senza sonoro realizzati in Italia. Chiuderà il convegno il professor Poli: «Il Centro Ricerche di Storia e Arte Bitonto è una delle poche associazioni che ha organizzato sistematicamente queste iniziative che sono utili per approfondire una storia locale che non va denigrata e ridotta al rango di esaltazione campanilistica. La storia locale è utile per incrementare le conoscenze sulla storia generale. Convegni come questo servono a tenere sempre acceso quel desiderio di conoscere quel passato che ci è utile per camminare avanti. La storia è il nostro specchietto retrovisore». Per ulteriori informazioni, www.centroricerchebitonto.com/convegno900/index.html. Il convegno è patrocinato da Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bitonto, Fondazione Banco di Napoli, Direzione Regionale Musei Puglia, Galleria Nazionale della Puglia “G. e R. Devanna”, Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Ordine degli Architetti, Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” – Bari, Società di Storia Patria per la Puglia, Istituto Pugliese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Bari.

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Novecento
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RIPARTE IL CONVEGNO “BITONTO E LA PUGLIA NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO”

Riparte giovedì 9 maggio il Convegno nazionale di studi “Bitonto e la Puglia nella prima metà del Novecento”, organizzato dal Centro Ricerche di Storia e Arte, per analizzare, insieme a rinomati esperti da tutta Italia, i più disparati ambiti di ricerca, tra storia, arte, architettura, letteratura, musica, cinema e moda. Dopo aver analizzato le trasformazioni nei campi della politica e del territorio, dopo aver raccontato la prima parte del secolo dal punto di vista musicale, il convegno ripartirà con un focus più specifico sulle trasformazioni in campo artistico. Nella quarta giornata, sul tema “Grazia e colore” si racconterà l’immagine pubblica della donna nelle arti, delle scuole di disegno, preziosi luoghi di formazione di artisti e artigiani. Si analizzeranno la grazia e il colore degli esponenti dell’arte barese come Nicola Colonna, fautore del rinnovamento della zona Umbertina di Bari, illustri del liberty barese e pugliese come i fratelli Prayer, e bitontini di respiro nazionale come Francesco Speranza e Gaetano Spinelli. Si inizia alle 9, nella Galleria Nazionale della Puglia “G. e R. Devanna”. Aprirà questa seconda parte del convegno la professoressa Elena Pontiggia, critica e storica dell’arte, con un focus sui pittori pugliesi Francesco Speranza ed Emilio Notte. Presiederà Cecilia Minenna (direzione regionale Musei Puglia). Seguiranno gli interventi di Stefano Causa (Università Suor Orsola Benincasa – Napoli) su “Ai bordi della rosa: l’immaginario femminile nella pittura pugliese tra Ottocento e Novecento”; Mimma Pasculli Ferrara (Università di Bari) su “Gli affreschi di Nicola Colonna e Saverio Raimondi nella Chiesa di San Giorgio a Bitonto”; Francesco Paolo Del Re, giornalista, su “La via luminosa. Francesco Speranza pittore: lettere scritti e documenti dal 1920 e 1940”; Isabella Di Liddo (Università di Bari) su “La scuola di disegno a Bari”; Nuccia Barbone Pugliese (Direzione regionale Musei Puglia) su “I disegni del ‘900 pugliese in collezioni pubbliche e private”. La sessione pomeridiana partirà alle 15 e sarà presieduta dalla professoressa Mimma Pasculli Ferrara (Università di Bari). Previsti gli interventi di Ruggiero Doronzo (Università di Bari) su “I dipinti di Gaetano Spinelli a Bitonto”; Carmelo Cipriani (Istituto d’istruzione secondaria superiore “Marco Polo” di Bari) su “Temi e fonti iconografiche nella Commedia umana di Geremia Re”; Liliana Tangorra (Istituto Professionale Santarella – De Lilla) su “Tutto il mondo del palcoscenico nelle caricature di Umberto Onorato”; Emilio Mastropasqua e Irene Malcangi (Università di Bari, Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia) su “I fratelli Prayer in Puglia: dagli schizzi ai cicli pittorici nelle chiese”; Nicola Cleopazzo (Università del Salento) su “Antonio Maccagnini e i suoi eredi nel primo trentennio del Novecento. La Crocefissione e il Cristo morto nei riti della Settimana Santa“; Cecilia Minenna (direzione regionale Musei Puglia) su “L’Opera di Frate Menotti, dalle caricature ai figurini per Pasquale La Rotella”. Ci sarà anche l’intervento, previsto inizialmente il 2 maggio, del professor Federico Pirro (Università di Bari) su “L’industria in Terra di Bari tra fine ‘800 e la prima metà del ‘900”. Il convegno “Bitonto e la Puglia nella prima metà del Novecento” si concluderà nella stessa sede venerdì 10 maggio con l’ultima sessione, dal titolo “Pietra e Luce”, che analizzerà prevalentemente architettura, moda, teatro e cinema. Per ulteriori informazioni, consultare il programma e registrarsi, visitare il sito web www.centroricerchebitonto.com/convegno900/index.html. «Quello in corso è l’ottavo convegno che il Centro Ricerche ha organizzato sin dalla sua fondazione, nel 1968 – sottolinea il professor Stefano Milillo, tra i fondatori del sodalizio -. A cominciare dall’età tardo romana, siamo arrivati alla prima metà del ‘900. Un periodo che sembrava ristretto, ma che invece è fonte di numerosi spunti di riflessione sia per i temi affrontati in questi giorni, sia per eventuali analisi che, da questo convegno, partiranno». Il convegno è patrocinato da Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bitonto, Fondazione Banco di Napoli, Direzione Regionale Musei Puglia, Galleria Nazionale della Puglia “G. e R. Devanna”, Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Ordine degli Architetti, Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” – Bari, Società di Storia Patria per la Puglia, Istituto Pugliese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato Provinciale di Bari.

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