Torna Studi Bitontini, la rivista del Centro Ricerche di Storia e Arte, con un nuovo doppio numero pieno di interessanti analisi e approfondimenti sul patrimonio storico e artistico del nostro territorio.

Fondata nel 1969 ed edita dalla casa editrice Edipuglia, Studi Bitontini è, da più di cinquanta anni, organo ufficiale del sodalizio culturale, deputato alla divulgazione di ricerche, approfondimenti, confronti su temi, documenti, eventi, senza dimenticare problemi di tutela e gestione relativi alla storia, al paesaggio, al patrimonio tradizionale e alla cultura materiale non del territorio di Bitonto e non solo. Una rivista che, quest’anno, celebra il 55esimo anno di vita.

E, infatti, ad aprire il numero 115-116, per la sezione “Saggi”, un contributo a più voci sul Medioevo multietnico in Terra di Bari, partendo dalle analisi condotte nel 1994 sui resti di una donna provenienti dal cimitero medievale di Lama Misciano, tra Modugno e Bari.

A seguire, Aleksandar Dajkovic e Simone De Bartolo, raccontano due casi esemplari di storicismo eclettico: le chiese russe in stile neobizantinno a Cetinje, in Montenegro, e a Bari.

Per la sezione “Documenti e Riflessioni”, Stefano Milillo, partendo da informazioni ricavate da documenti conservati nell’Archivio Storico del Banco di Napoli, riporta rilevanti notizie di carattere storico e artistico che sono sfuggite alla conoscenza della comunità locale. Notizie riguardanti Gennaro De Martino, autore del mausoleo in onore di Cornelio Musso; Francesco Campora, che dipinse la tela di santa Maria del Perdono in cattedrale; Andrea de Blasio, artefice di una pisside per i Carmelitani. Si segnala inoltre la notizia tratta da uno studio di Mimma Pasculli sul grande pittore, architetto, scultore Domenico Antonio Vaccaro che risulta l’autore del disegno della statua della Immacolata di piazza Cattedrale, eseguita dall’argentiere Carlo Chisano su commissione di Michele Calamita.

Segue il contributo di Francesco Quarto, sulla sodalità non conosciuta tra due importanti figure della cultura letteraria di Terra di Bari nei secoli XVII e XVIII: Francesco Lombardi e Giovanni Battista La Morea. Sodalità dichiarata dalla scoperta di componimenti d’occasione del prelato Giovanni Battista La Morea, vescovo di Lacedonia, nato a Bitonto il 1640.

L’ultimo contributo, a cura di Tanio Tarantino, dal titolo “Inversione del grado di apertura delle vocali toniche medie nel dialetto”, sottolinea come, al pari di altri dialetti dell’area, anche il dialetto di Bitonto presenta un’inversione delle vocali toniche medie rispetto al sistema vocalico tonico di partenza romanzo comune. Si indaga dunque la ricostruzione diacronica del fenomeno attraverso la comparazione con altri fenomeni correlati e altre ricostruzioni già proposte.

A chiudere il volume, recensioni e schede bibliografiche dei più interessanti libri di ricerca storica e artistica pubblicati nei mesi scorsi, oltre ad un sunto delle principali attività che hanno visto protagonista il Centro Ricerche.

Il volume sarà presentato il 13 dicembre a Bitonto. È, inoltre, possibile acquistarlo direttamente dalla sede del Centro Ricerche, nella chiesa di San Giorgio, in via Santi Medici 7.