STEFANO MILILLO

Dall’archivio fotografico del Centro Ricerche condividiamo questa bella e significativa foto.

La ròute
Sullo sfondo è la Chiesa del Crocifisso, ancora immersa in un mare di ulivi e in primo piano un bambino con i giunchi ai fianchi che gira la pesante ruota di ferro. Una foto che ci porta alla mente l’antico mestiere del funaio, l’artigiano che coi giunchi raccolti in zone paludose, ma anche nella parte finale del nostro torrente, e intrecciati con abilità, grazie a questa ruota, costruiva corde e fiscoli indispensabili per la molitura delle olive.
Un lavoro che si svolgeva all’aperto, un mestiere che vedeva spesso bambini far girare per ore la ruota sotto il sole cocente, sollecitati aspramente dal funaio a tenere duro e mantenere lo stesso ritmo. Un lavoro faticosissimo per i ragazzi, una punizione paventata dai genitori per i propri figli.
La minaccia era: «A da scì a la ròute».