REGOLAMENTO “STUDI BITONTINI”
Art. 1 – Sede
1. È istituita, ai sensi dell’art. 2 – comma 2 – lett. d) del vigente Statuto del Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto (in seguito denominato Centro) la Rivista “Studi Bitontini” (di seguito Rivista), fondata ed edita dal Centro dall’anno 1969.
2. La Rivista ha durata illimitata.
3. La Direzione e il Comitato di Redazione della Rivista hanno sede presso il Centro, via SS. Medici n° 7 – Bitonto (BA).
4. La Rivista è curata dal Centro e ne costituisce strumento realizzativo delle finalità istituzionali, nonché organo ufficiale.
Art. 2 – Interventi
La Rivista, con riferimento agli obiettivi ed alle finalità del Centro, attua i seguenti interventi:
a) si propone come sede privilegiata per ricerche, approfondimenti, confronti su temi, documenti, eventi, nonché problemi di tutela e gestione, relativi alla storia, al paesaggio e all’intero patrimonio socio-culturale della Puglia e di Bitonto in particolare;
b) promuove ed accoglie riflessioni critiche e dibattiti su tematiche storiche e sociali di ampio profilo e di ambito comprensoriale, anche al fine di sollecitare e realizzare articolate collaborazioni con gli Enti Locali, le Istituzioni Pubbliche, le Fondazioni, le Agenzie formative, le Associazioni ed altri Soggetti, pubblici e privati, legalmente riconosciuti, che condividano con il Centro analoghe finalità di diffusione della cultura;
c) esprime interessi sociali e culturali indicati dal Consiglio Direttivo del Centro (di seguito denominato C.D.), in ossequio alle finalità statutarie.
Art. 3 – Norme per l’accettazione dei ‘Contributi’
I contributi editi nella Rivista devono uniformarsi alle ‘NORME PER L’ACCETTAZIONE E LA REDAZIONE DEI CONTRIBUTI’ di seguito indicate:
a) i testi, con le relative note a pie’ pagina, ordinate in ordine progressivo, devono essere inviati su supporto cartaceo e digitale ed elaborati con softwares compatibili IBM o APPLE-Macintosh. Vanno in corsivo soltanto parole e locuzioni straniere e latine;
b) si presenteranno separatamente: A. testo; B. illustrazioni, numerate in ordine progressivo; C. didascalie delle illustrazioni. Immagini (stampe fotografiche o diapositive) e disegni al tratto non devono superare il ‘formato A4’: se presentati in formato digitale (elaborati esclusivamente nei formati ‘.psd’ – ‘.tif’ – ‘.jpg’), dovranno avere risoluzione non inferiore rispettivamente a 300 e 1200 ‘dpi’. Non è prevista la restituzione del materiale illustrativo consegnato alla Redazione;
c) in caso di particolari ampiezza del contributo (oltre 20 cartelle corrispondenti a 50.000 battute, spazi inclusi) e consistenza dell’apparato illustrativo (oltre 10 immagini in b/n), il numero delle cartelle e delle immagini dovrà essere concordato con il Direttore Editoriale;
d) l’Autore allegherà al contributo un breve curriculum vitae e studiorum (con chiara indicazione di indirizzo, numero telefonico, recapito e-mail), nonché l’Abstract (350 battute circa, s.i.) dello studio proposto. La correzione delle prime bozze di stampa è affidata agli Autori, che devono limitarsi all’eliminazione dei soli errori/refusi. La correzione delle seconde bozze è riservata al Comitato di Redazione. Gli estratti possono essere ordinati, all’atto della correzione delle prime bozze, previo pagamento della quota, da parte dell’Autore, da concordare con l’Editore deputato alla stampa e/o coedizione della Rivista. Gli Autori dei contributi delle sezioni ‘Saggi’ e ‘Documenti e Discussioni’ ricevono gratuitamente quattro copie della Rivista;
e) i criteri di organizzazione dell’apparato critico e bibliografico sono così indicati:
MONOGRAFIE
Nome dell’Autore, abbreviato e puntato, e cognome, in tondo; titolo in corsivo; eventuali indicazioni di collane o serie di riferimento; città e anno di pubblicazione; eventuale indicazione di pagine preceduta da uno spazio:
• S. Milillo, La chiesa e le chiese di Bitonto. ‘Il Grifo’. 4. Collana di studi e testi del Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto, Bitetto 2001, 91-93, figg. 101-104; N. Pice, C. Minenna, Dialetto e Cultura Contadina a Bitonto. ‘Il Grifo’. 2. Collana di studi e testi del Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto, Bitetto 1997, 57.
Per ristampe: A. Solari, Topografia storica dell’Umbria2, Roma 1976.
Per riedizioni: A. Piganiol, La conquête romaine, Paris 19675.
ARTICOLI
Dopo aver citato l’Autore ed il titolo del saggio secondo le norme già descritte nel presente regolamento, si indichi, preceduta da ‘in’, la rivista con la sigla, in corsivo, prevista dal sistema abbreviativo dell’Archaeologische Bibliogrpahie (1993) oppure con altra comprensibile secondo gli usi più diffusi; alla sigla seguano il numero dell’annata e dell’anno di edizione, le pagine iniziale e finale del contributo, eventuale indicazione dell’intervallo puntuale di pagine preceduto da ‘qui’. Da evitare la citazione limitata a un solo numero di pagina seguito da ‘s.’, ‘seg.’ oppure ‘ss.’, ‘segg.’.
• R. Moreno Cassano, Il Battistero di San Giovanni a Canosa, in VeteraChr 5, 1968, 163-204.
• C. S. Fioriello, Le vie di comunicazione in Peucezia: il comparto Ruvo-Bitonto, in AnnBari XLV, 2002, 75-135, qui 75-78.
SAGGI CONTENUTI IN ATTI DI CONVEGNI E MISCELLANEE
Autore e titolo vanno citati come già descritto per le Monografie e per gli Articoli, seguiti da ‘in’ e indicazione dell’eventuale curatore, in tondo; del titolo della pubblicazione collettiva, in corsivo; della breve descrizione – dopo il punto e uno spazio, in tondo –, nonché dell’indicazione della sede e della data della manifestazione – tra parentesi –; del luogo e della data di edizione; del numero delle pagine, come indicato per gli Articoli.
• R. di Paola, M. Milella, Il custode del tempio. Note sui lavori nella Cattedrale di Bitonto, in C. Gelao (a cura di), Studi in onore di Michele D’Elia. Archeologia Arte Restauro e Tutela Archivistica, Matera-Azzano di Spoleto 1996, 130-139; F. Moretti, Committenti e Mecenati del Teatro Umberto I di Bitonto, in Idem, V. Robles (a cura di), Cultura e Società a Bitonto nell’Ottocento. Atti del Convegno Nazionale (Bitonto, Palazzo di Città, 18-20 ottobre 2001). ‘Il Grifo’. 6. Collana di studi e testi del Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto, Bari 2003, 287-301, qui 295-297, note 18-20, fig. 3.
AUTORI ANTICHI
Nomi e titoli devono essere abbreviati e indicati con le sigle del Liddell-Scott-Jones, del Thesaurus Linguae Latinae, del Lampe:
• Verg., Aen. 12, 952; Ov., Fast. 6, 114; Tert., Pud. 2,1 (= CCh.SL 2, p. 1284).
CITAZIONI RIPETUTE
Si indichi il cognome dell’Autore, in tondo, seguito da una parte significativa del titolo, in corsivo, da ‘tre punti’, ‘cit.’ e numero delle pagine: Þ si avrà così Þ Moretti, Committenti… cit., 295-297, fig. 3. In caso di citazione del medesimo contributo, con indicazione di pagine diverse, ripetuta nella stessa nota oppure nella nota subito successiva – quando in quella precedente vi sia quell’unica referenza –, si usi ‘Ivi’, con la sola indicazione dei numeri delle pagine. In caso di citazione del medesimo contributo con le stesse pagine, ripetuta nella stessa nota o nella nota subito successiva, si usi ‘Ibidem’:
• 23 Moretti, Committenti… cit., 295-297, fig. 3.
• 24 Ivi, 300-301, fig. 4.
• 25 Ibidem.
È consentito anche citare secondo lo schema ‘Cognome + Anno’ di edizione, allegando tuttavia, al termine del contributo, lo scioglimento bibliografico completo, nel quale pure si indicherà il sistema abbreviativo adottato per le sigle usate per le riviste:
• Cardone 1986, 114-119 Þ sarà sciolto così Þ Cardone A. 1986, Borgo selvaggio. Una pagina di storia bitontina, Bari.
• Cassano et Alii 2004, 65-98, tavv. I-VII, fig. 81 Þ sarà sciolto così Þ Cassano R. et Alii 2004, Ricerche archeologiche nell’area del ‘foro’ di Egnazia. Scavi 2001-2003: relazione preliminare. Epigrafia e Territorio. Politica e Società. Temi di antichità romane. VII. Serie a cura di M. Pani, Bari, 9-98.
• Pice 1994, 220-223 Þ sarà sciolto così Þ Pice N. 1994, Michele Speranza: lettere dal fronte libico, in Studi Bitontini 57-58, 191-223.
Quando siano utilizzatiti numerosi contributi apparsi nello stesso volume (Miscellanea, Atti di Convegno, ecc.), di questo si adotterà una sigla opportunamente resa nello scioglimento bibliografico finale. Infine, in caso di numerose pubblicazioni del medesimo Autore nello stesso anno, alla citazione ‘Cognome + Anno’ si farà seguire una lettera, in ordine progressivo:
• Antichi Peucezi 2003 – Riccardi A. (a cura di), Gli antichi Peucezi a Bitonto. Documenti ed immagini dalla necropoli di via Traiana. Catalogo del Museo Archeologico della Fondazione De Palo-Ungaro. I. Collana ‘Le Mostre, i Cataloghi’. 6, Bari 2003.
• Fioriello C. S. 2003, Bitonto e il suo territorio, in Antichi Peucezi 2003, 13-43.
• Fioriello C. S. 2003a, Catalogo, in Antichi Peucezi 2003, 113-114, 119-131.
• Fioriello C. S. 2003b, Le lucerne imperiali e tardoantiche di Egnazia. Collana ‘Documenti e studi’. 35, Bari.
• Riccardi A. 2003, La necropoli di via Traiana, in Antichi Peucezi 2003, 45-50.
Art. 4 – Pubblicazione
La Rivista viene pubblicata con cadenza semestrale, indicativamente a giugno e dicembre di ciascun anno; pertanto le richieste di pubblicazione, complete e definite da ciascun Autore, dovranno pervenire al Direttore entro gennaio (per la pubblicazione del numero 1) e luglio (per la pubblicazione del numero 2) di ciascun anno.
Art. 5 – Collaborazione
1. La collaborazione alla Rivista si intende libera e gratuita.
2. Le tariffe per eventuali inserzioni pubblicitarie sono definite dal C.D., su proposta del Comitato di Redazione.
Art. 6 – Distribuzione
1. La Rivista è distribuita gratuitamente ai soci del Centro.
2. La Rivista potrà essere altresì consegnata a chi, soggetto privato e/o pubblico, ne faccia espressa richiesta al Centro. Il C.D. valuterà, caso per caso, se la consegna deve avvenire a titolo gratuito ovvero prevedere articolate modalità di rimborso a favore del Centro da parte del richiedente (p. es., corresponsione di un contributo volontario per le spese di stampa e/o di spedizione, scambio bibliografico, ecc.).
Art. 7 – Organi
Sono organi della Rivista:
1. il Comitato di Redazione;
2. il Comitato Scientifico;
3. il Direttore Responsabile;
4. il Direttore Editoriale.
Art. 8 – Comitato di Redazione
1. Il Comitato di Redazione è composto da:
a) il Presidente p. t. del Centro;
b) un componente del C.D.;
c) il Direttore Editoriale, che lo presiede;
d) quattro soci in regola con il tesseramento.
Sia il Direttore Editoriale sia i quattro soci vengono nominati dal C.D. sulla base di specifiche competenze e di dichiarate disponibilità a svolgere gli incarichi conseguenti l’assunzione del compito di seguito indicati.
2. Il Comitato di Redazione dura in carica per un periodo pari a quello del mandato del C.D.; tutti i componenti sono rinominabili.
3. Il Comitato di Redazione svolge tutti gli uffici e compie tutti gli atti di organizzazione e gestione redazionale che non siano riservati dal presente Regolamento alla competenza specifica del Direttore Editoriale.
4. Il Comitato di Redazione, in particolare, deve:
a) predisporre lo schema del bilancio biennale di previsione;
b) predisporre lo schema del conto consuntivo;
c) dare attuazione agli indirizzi ed agli obiettivi culturali elaborati dal Centro, attraverso le indicazioni espresse dai suoi Organi Collegiali e modulate dal Direttore Editoriale;
d) predisporre e approvare eventuali regolamenti interni per il miglior funzionamento della Rivista;
e) predisporre e perfezionare le procedure amministrative per l’affidamento del servizio di stampa/coedizione della Rivista, approvandone gli esiti;
f) coordinare la organicità e assicurare la coesione interna – mediante opportuni interventi redazionali – delle varie parti componenti della Rivista, seguendo le indicazioni del Direttore Editoriale;
g) correggere le bozze di stampa della Rivista, d’intesa e secondo le indicazioni del Direttore Editoriale;
h) curare i rapporti – redazionali, gestionali, logistici – con la Ditta incaricata della stampa/coedizione della Rivista, d’intesa e secondo le indicazioni del Direttore Editoriale;
i) conservare per almeno due anni tutta la documentazione raccolta e prodotta in relazione alla organizzazione di ciascun numero della Rivista;
j) verificare e approvare contenuti e forme delle convenzioni che devono disciplinare le inserzioni pubblicitarie e che il C.D. sarà chiamato a ratificare secondo quanto disciplinato dall’art. 5, comma 2) del presente Regolamento;
k) ritenere immediatamente esecutive le proprie deliberazioni, eccetto quelle relative al bilancio di previsione ed al conto consuntivo, che saranno operative solo dopo l’approvazione da parte del C.D.;
l) essere convocato dal Direttore Editoriale, almeno cinque giorni prima della data fissata per la seduta (ovvero, se per motivi urgenti, 24 ore prima) adottando le seguenti modalità:
– raccomandata a. r.;
– avviso scritto da far recapitare a mano, previa sottoscrizione, da parte del destinatario, della retroscritta formula: «Per conferma di presa visione e di ricevuta di copia della antescritta convocazione»;
– e-mail, con riscontro, da parte del convocato, di avvenuta ricezione/lettura tramite il medesimo mezzo;
– fax;
Inoltre, l’avviso di convocazione deve contenere il luogo, l’ora ed il giorno della riunione e l’ordine del giorno fissato per la discussione;
–
5. In sede di riunione, le funzioni di Segretario verbalizzante sono svolte da un componente l’assise scelto all’inizio di ogni seduta;
6. Le sedute del Comitato di Redazione non sono pubbliche. Tuttavia, alle sedute del Comitato di Redazione – e solo in casi particolari – potranno partecipare soggetti esterni, che il Direttore Editoriale ritenga possano contribuire in maniera decisiva – per capacità professionale e specifiche competenze – all’approfondimento degli argomenti in discussione ed alla individuazione delle possibili soluzioni;
7. Le sedute del Comitato di Redazione sono valide con la presenza della maggioranza dei componenti ufficiali: assoluta, in prima convocazione, e relativa, in seconda convocazione.
8. Il processo verbale della seduta deve contenere l’elenco degli argomenti trattati e il testo delle deliberazioni approvate, nonché essere sottoscritto dal Presidente del Centro, dal Direttore Editoriale e dal Segretario;
9. I componenti il Comitato di Redazione che, senza giustificato motivo, non partecipano alle riunioni per tre sedute consecutive, decadono dalla carica;
10. Ai componenti il Comitato di Redazione non spetta alcuna indennità per l’espletamento dell’incarico, salvo il rimborso di spese effettivamente sostenute, purché debitamente motivate dal Direttore Editoriale, autorizzate dal Presidente del Centro e adeguatamente documentate;
11. Le votazioni sui provvedimenti da adottare sono palesi;
12. Le decisioni assunte sono valide se ottengono il voto favorevole della maggioranza dei presenti. A parità di voto prevale quello del Direttore Editoriale;
13. Ciascun componente il Comitato di Redazione deve astenersi, allontanandosi dalla sede in cui si tiene la riunione, dal prendere parte alle deliberazioni in cui si ravvisa incompatibilità o conflitto di interesse: le suddette situazioni di incompatibilità sono ritenute valide se formalmente evidenziate da almeno tre componenti il Comitato di Redazione;
14. Qualora, per effetto del divieto di cui al precedente comma, o per altri puntuali, eccezionali e perduranti motivi, il Comitato di Redazione non sia in grado di deliberare, le funzioni del Comitato di Redazione vengono assunte ‘in toto’ dal Presidente del Centro, le cui decisioni saranno ritenute valide solo mediante ratifica del C.D..
Art. 9 – Comitato Scientifico
1. Il Comitato Scientifico è chiamato a valutare esclusivamente la consistenza scientifica dei contributi pervenuti per la pubblicazione.
2. Il Comitato Scientifico dura in carica per un periodo pari a quello del mandato del C.D.; tutti i componenti sono rinominabili.
3. Il Comitato Scientifico è costituito da undici componenti, soci del Centro e studiosi di chiara fama, che il C.D., su proposta del Direttore Editoriale, è chiamato a confermare ovvero ad aggiornare entro tre mesi dal proprio insediamento.
4. Il Comitato Scientifico viene convocato secondo le medesime modalità previste per la convocazione del Comitato di Redazione. Spetta al Direttore Editoriale, sentito il Presidente del Centro, e sulla base di valutazioni di ordine tecnico-logistico e redazionale, decidere di convocare riunioni congiunte del Comitato di Redazione e del Comitato Scientifico.
5. Il Comitato Scientifico, sulla base del proprio ufficio disciplinato dal precedente comma 1), può chiedere al Direttore Editoriale di espungere un contributo, se ritenuto non degno di pubblicazione, ovvero di sollecitare l’Autore a rivedere il testo secondo indicazioni puntuali. Ogni decisione spetta comunque alla valutazione congiunta del Presidente del Centro, del Direttore Editoriale e del Direttore Responsabile.
Art. 10 – Direttore Responsabile
1. Il Direttore Responsabile ha la rappresentanza legale della Rivista.
2. Il Direttore Responsabile viene individuato tra i Soci del Centro in regola con il tesseramento e designato dal C.D. sulla base della valutazione e verifica del possesso sia della competenza professionale sia dei requisiti formali che la normativa vigente, nazionale e comunitaria, impone a questa figura.
3. Il Direttore Responsabile svolge il proprio compito in favore della Rivista secondo modalità definite, che la normativa vigente, nazionale e comunitaria, impone a questa figura.
4. Il Direttore Responsabile, al fine dell’adeguato svolgimento del proprio ruolo di garante e di responsabile dei dati editi nella Rivista, deve visionare per tempo la documentazione elaborata dal Comitato di Redazione, validata dal Comitato Scientifico e predisposta dal Direttore Editoriale per la pubblicazione, così da avere tutti gli elementi utili alla formulazione del giudizio.
5. Il Direttore Responsabile, ove riscontri, in un contributo per la stampa, violazioni della normativa vigente, è tenuto a sottoporre immediatamente le proprie valutazioni al Direttore Editoriale, che assumerà, d’intesa e con la validazione del C.D., tutte le decisioni necessarie e adeguate al fine di eliminare la riscontrata violazione.
Art. 11 – Direttore Editoriale
1. Il Direttore Editoriale è individuato tra i soci del Centro in regola con il tesseramento e viene nominato dal C.D., il quale nella scelta dovrà tener conto delle capacità professionali e delle attitudini culturali necessarie a reggere l’incarico.
2. Il Direttore Editoriale, in casi eccezionali di comprovata necessità, potrà essere individuato e nominato tra professionisti e intellettuali estranei al Centro, purché in possesso di specifiche competenze.
3. Il Direttore Editoriale resta in carica per un periodo pari a quello del mandato del Comitato di Redazione ed è rinominabile.
4. Il Direttore Editoriale è tenuto a:
– garantire il corretto e idoneo svolgimento dei compiti affidati al Comitato di Redazione e al Comitato Scientifico della Rivista, secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 9;
• elaborare e curare la linea editoriale della Rivista individuando e attivando procedure, strumenti e collaborazioni ritenuti utili alla realizzazione ed al perfezionamento globale e progressivo delle finalità statutali della Rivista;
– curare tutti gli aspetti scientifici, editoriali, redazionali ed economico-gestionali necessari alla migliore gestione della Rivista;
• rappresentare la Rivista negli impegni ufficiali;
– garantire l’uniformità costante e condivisa dei temi trattati ed espressi nella Rivista con i criterî e le finalità sociali indicate dal C.D.;
• curare, sollecitare, sostenere – tra i soci e nella comunità scientifica – la raccolta e la collazione dei lavori pervenuti per la pubblicazione e di affidarne al Comitato di Redazione la conservazione della relativa documentazione;
– curare e tenere sempre aggiornato l’Indice Generale degli articoli accolti nella Rivista, curandone la pubblicazione almeno per una volta ogni quattro numeri editi;
• indicare al Comitato di Redazione modalità e tecniche di cura scientifica e gestione redazionale dei contributi pervenuti per la pubblicazione nella Rivista;
– curare, sollecitare, agevolare e sostenere, d’intesa con il C.D, e con l’aiuto del Comitato di Redazione e del Comitato Scientifico, ogni collaborazione, con altri Soggetti, che sia funzionale all’organizzazione di manifestazioni e di iniziative di profilo culturale, atte a diffondere al meglio le attività della Rivista; • eseguire, d’intesa con il Comitato di Redazione, gli esperimenti di gara per l’affidamento del servizio di stampa/coedizione della Rivista;
• provvede, d’intesa con il Comitato di Redazione, alla tenuta della cassa ed alle spese di economato sulla base delle degli importi assegnati e delle direttive gestionali indicati dal C.D.
5. Tutti gli atti gestionali sono assunti dal Direttore Editoriale con proprie determinazioni, annotate su apposito registro, di cui rende conto trimestralmente al C.D..
6. Il Direttore Editoriale, con il sostegno del Comitato di Redazione e secondo le modalità indicate dal Presidente, riceve in carico tutte le pubblicazioni della Rivista curandone la conservazione, la distribuzione ai soci, la spedizione verso gli abbonati e/o i richiedenti.
7. Il Direttore Editoriale rappresenta la Rivista in seno al C.D. e all’Assemblea Generale del Centro, nel caso sia richiesta qualsivoglia informazione sull’attività espressa dalla Rivista. Il Direttore Editoriale altresì riferisce annualmente al Comitato di Redazione e al C.D. sullo stato dell’attività svolta, sui lavori compiuti e sulla gestione contabile.
8. Lasciando la carica a qualunque titolo, il Direttore Editoriale consegna a mani del C.D. la documentazione prodotta nel corso del mandato, insieme ai verbali delle riunioni.
Art. 12 – Norme di rinvio. Approvazione del Regolamento
1. Per quanto non previsto nel presente regolamento, valgono le norme contenute nel vigente Statuto del Centro e quelle vigenti in materia.
2. Il presente Regolamento è soggetto all’approvazione del C.D. al quale andranno altresì sottoposte eventuali modifiche proposte dal Direttore Editoriale e dal Comitato di Redazione.
Regolamento letto, discusso e approvato dal Consiglio Direttivo nella seduta del 13 gennaio 2010 con verbale n. 16.
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