SOMMARIO STUDI BITONTINI N. 105-106
Francesca SIVO, «Quasi in picturam speculi». Gli animali ‘testimoni’ di fede nel Medioevo: tra mito e simbolo, interiorità ed esteriorità
Nella cultura cristiana la sfera del mondo animale è figura del grande libro della Natura: una sorta di ‘testo sacro’, vergato dalla mano di Dio, che si rivela un ‘concentrato’ di storie, simboli e allegorie. Nel Medioevo gli animali sono come madri che indicano il cammino. E se ci sono animali che, in virtù dei propri comportamenti e delle proprie abitudini, finiscono col diventare delle madri-modello, ci sono madri umane che, a loro volta, agli animali guardano per dare ai figli lezioni di buon governo.
Nicola ALBERGO, L’uomo tra Fortuna e Sapienza cristiana: proposte per la rilettura iconografica dei rosoni delle chiese di Matera e Ruvo
Il contributo esamina gli aspetti stilistici e iconografici dei rosoni della cattedrale e della chiesa di San Domenico, a Matera, e del piccolo rosone della cattedrale di Ruvo di Puglia. L’obiettivo è quello di proporre una nuova lettura interpretativa dei complessi scultorei e dei motivi decorativi esaminati, anche alla luce dell’iconograa della ruota della Fortuna. Lo studio analizza, infatti, le illustrazioni dei codici miniati di età medievale, rileggendo i rosoni come exempla christianae vitae.
Francesca PICE, … e con donno Gianni insieme n’andò alla fera di Bitonto (Decameron, Giornata IX, Novella X)
Nel saggio è analizzata la novella decima della giornata IX, la meno nota fra quelle del nostro beffardo narratore. Il racconto, conciso e ironico, offre preziose notizie sui modi di vita della fascia più umile della società medievale nel Meridione d’Italia e fa un cenno alla fiera di Bitonto, un luogo in aperta campagna adiacente l’abbazia di San Leone dove si sviluppava un movimento economico che coinvolgeva uomini e attività. Non bisogna tuttavia farsi ingannare dal gioco di beffe e lascivie che sono alla base della comicità del racconto. L’umorismo si intreccia con la profonda vena polemica dello scrittore, che impiega la materia maliziosa, a tratti oscena, per caratterizzare i diversi aspetti e i diversi strati della società ed esaltare l’umana stoltezza di questi miserabili mercanti da era di provincia, ritratti nella degradazione morale del loro stato e del loro ambiente.
Stefano MILILLO, Mons. Aurelio Marena, postulatore della causa di beatificazione di Nunzio Sulprizio
Nello scritto si ricostruisce la biografia di mons. Aurelio Marena avendo come punto di riferimento la sua devozione verso l’artigiano Nunzio Sulprizio, sepolto nella chiesetta di San Michele a Napoli e di cui già papa Leone XIII aveva proclamato le virtù eroiche. Il futuro vescovo di Ruvo e Bitonto ne promosse il culto prima a Napoli e poi nelle due diocesi a lui affidate. Si impegnò con tutte le sue forze a postulare la causa della sua beatificazione, promuovendo iniziative molteplici, facendo conoscere la vita di Nunzio – anche attraverso biografie che furono tradotte in varie lingue –, sollecitandone il culto così diffuso fino nei lontani Stati Uniti e in Rodesia. Il lungo e faticoso impegno di mons. Aurelio Marena fu premiato con il riconoscimento, da parte della Sacra Congregazione, dei miracoli attribuiti a Nunzio e quindi con la sua beatificazione avvenuta al 1 dicembre 1963.
Nicola PICE, La grande sete prima delle fontane
In questo contributo di Studi Bitontini, si descrivono le varie fasi che si sono succedute dal secolo XVII ai primi del Novecento e i diversi interventi messi in campo per superare la critica situazione della perenne siccità della nostra terra apula e della città di Bitonto in particolare. È solo agli inizi del XX secolo che si giunge alla realizzazione dell’acquedotto pugliese. La storica fontanina portava finalmente la prima acqua salubre e diventava l’icona indiscussa di una epocale conquista sociale. L’acqua potabile acquisiva davvero un valore di miracolo.
Giovanni Battista CERSOSIMO, La chiesa di Santo Spirito e don Leonardo Piglionica
Il contributo tratteggia la storia dell’istituzione della parrocchia dello Spirito Santo nella località di Santo Spirito, fino al 1928 frazione del Comune di Bitonto. La chiesa fu benedetta il 7 novembre del 1852. La direzione dei lavori fu curata dall’architetto Luigi Castellucci (1797-1877). Trai presbiteri, che più si sono distinti alla guida della comunità religiosa del borgo marino, nello studio qui proposto ci si sofferma sulla figura di don Leonardo Piglionica (1910-1999), parroco a Santo Spirito per quasi 50 anni (1935-1983). Un uomo di fede che finì per legare completamente la sua stessa esistenza alle sorti di un’intera comunità