Secondo numero della storica rivista Studi Bitontini, edita, nel marzo del 1970, dal Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto.
Diversi gli argomenti affrontati, a partire dalle proposte per la sistemazione e la valorizzazione della Torre Angioina, uno dei simboli della città di Bitonto. Torre definita dal Nemours «più forte della Torre di Brouges» e autentico capolavoro di fortificazione militare del tardo Medioevo. Le proposte furono avanzate da Umberto Kuhtz, architetto ed ex sindaco della città di Bitonto, Maria Teresa Saracino, architetto, Raffaele Lauta, ingegnere, e Luciano Masci, del Centro Studi e Scambi Internazionali Pordenone.
A seguire una biografia di Nicola Fornelli, uno degli ingegni più lucidi della fine del XIX secolo, sia come pedagogista, sia come storico e scrittore di politica e società. Le sue virtù politiche, la sua solidità morale determinarono nel settore scolastico quel progresso che effettivamente la scuola segnò lungo l’arco di tempo che va dal 1870 allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Tra le altre pagine di Studi Bitontini n.2, un’analisi sulla ceramica del V secolo a.C. rinvenuta a Bitonto all’inizio del 1970, quando due cittadini di Bitonto trovarono tra mucchi di discarica in via Traiana piccoli frammenti di terracotta. Era quel che restava di uno dei tanti vili scempi compiuti dalle pale meccaniche dei cantieri edili.
A chiudere il numero, un’intervista d Michele Giorgio a Francesco Speranza, grande artista a cui mai è sfuggito dal cuore il calore e la luminosità del nostro sole. A cui mai sono scomparsi dalla memoria le nostre campagne, le nostre case, i nostri tetti.
Hanno collaborato al secondo numero di Studi Bitontoni: Stefano Milillo, Antonio Castellano, Umberto Kuhtz, Maria Teresa Saracino, Raffaele Lauta, Luciano Masci, Giuseppe Andreassi, Michele Paone, Michele Ruggiero, Michele Giorgio.